Distretto scalo Ravone – Bologna
Il progetto per il distretto “Scalo Ravone” è un intervento di rigenerazione urbana dell’ex scalo ferroviario dedicato alle merci, aperto a Bologna nei primi anni del ‘900.
I principi generali adottati nel processo di rigenerazione hanno riguardato la volontà di riaprire l’area ad alcuni pezzi di città, restituendole il ruolo di cerniera urbana tra il centro e la periferia occidentale di Bologna. Attraverso il disegno di percorsi ciclopedonali, l’integrazione di spazi destinati a parcheggi intermodali, il coinvolgimento di associazioni locali e enti come l’Università, la realizzazione di una grande piazza verde come nuova centralità e luogo di aggregazione, inclusione e socializzazione, l’area rivestirà un ruolo fondamentale per il futuro della città di Bologna.
La demolizione strategica di alcuni edifici esistenti e la rifunzionalizzazione, messa in sicurezza e rigenerazione energetica di altri, ha consentito l’introduzione di nuove funzioni: spazi di co-working, spazi per lo studio, sale espositive, sale concerti, punti di ristorazione, spazi per lo sport, per la formazione di un nuovo attrattore polifunzionale nel cuore della città, che non rendesse necessario un ulteriore consumo di suolo.
La sostenibilità dell’intervento è stata garantita nell’ambito sociale da un processo condiviso e partecipato. La sostenibilità ambientale è stata perseguita attraverso la riappropriazione di molte aree verdi, il rispetto per il ciclo dell’acqua e l’utilizzo di energie rinnovabili.
A nord-est, nuovi edifici residenziali impostati sulla logica del co-housing intergenerazionale sono funzionali a rispondere al tema abitativo, molto centrale in una città universitaria come Bologna.
Tutti gli edifici, attraverso la de-pavimentazione di numerose aree, risulteranno completamente immersi nel verde. Il progetto del verde si basa su quattro pilastri: l’implementazione del concetto di rain bed, la realizzazione di piccole foreste urbane tramite il metodo Miyawaki (primo esempio in Italia), la creazione di una zona umida per la raccolta delle acque piovane e la formazione di radure di prati naturali. Sono aree verdi multifunzionali e integrate al contesto urbano.
Una serie di padiglioni mobili, grazie alla possibilità di muoversi sugli antichi binari, sono il simbolo del distretto e rappresentano la diffusione capillare della creatività e della conoscenza.
Informazioni
Settore
Paesaggio
Stato lavori
Completato
Tipologia
Parchi
Location
Bologna, Emilia Romagna
Anno
2023
Intervento
Distretto ex scalo Ravone
Committente
Comune di Bologna
Dimensioni
area d’intervento: 10 Ha
efficientamento energetico e funzionale superficie lorda complessiva: 14.200,00 m2
la galleria della creatività superficie lorda: 2.400,00 m2
Importo opere
40.000.000,00 €
Prestazioni
progetto di fattibilità tecnica ed economica
Progetto
MATE – SBARCH Studio Bargone Associati – arch. Francesco Nigro – dott. agron. Luciano Mauro – PHOENIX Archeologia
Gruppo di progettazione
Maurizio Pavani, Tommaso Cesaro, Fabiana Aneghini, Angela Spinelli, Martino Giani, Agostino Maiurano, Enrico Auletta, Federico Bargone, Stefano Volpe, Francesco Nigro, Luciano Mauro, Mauro Perini, Emilio Bona Veggi, Francesco Bartolucci, Lino Pollastri, Silvio Stivaletta, Elena Guerzoni, Elettra Lowenthal, Eleonora Sablone, Andrea Elmi, Alberto Caprara, Claudio Negrelli, Alessandro Sanna, Virginia Celentano, Massimo Baldini, Arturo Augelletta
Render
Dima Visualization













