Piano Urbanistico Generale di Ravenna 

Con una popolazione sparsa in 50 frazioni, il cosiddetto “forese”, Ravenna è il comune con la superficie territoriale più grande d'Italia (650kmq), secondo solo a Roma. La Giunta del Comune di Ravenna ha “assunto” il progetto del Piano Urbanistico Generale di questo ampio territorio e avviato la fase della consultazione e delle osservazioni previste dalla Legge Regionale n. 24 del 2017.

Il nuovo PUG è stato presentato dal professore Carlo Gasparrini e dai progettisti di MATE alla comunità di Ravenna sabato 19 febbraio, in un evento dedicato cui hanno partecipato tra gli altri il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale e l'Assessore all'Urbanistica Federica Del Conte.

Il PUG di Ravenna è stato per MATE occasione per confrontarsi con il complesso di novità cui ha dato corpo la riforma della Legge Urbanistica Regionale. Legge che ha anticipato in modo radicale una nuova tendenza che potrebbe diventare generalizzabile a livello nazionale. La riforma è ritornata cioè al Piano Generale concentrando in un unico documento sia il livello strategico che il livello operativo.

Grazie ai meccanismi di funzionamento del PUG, l'intento è quello di far in modo che, anche il singolo cittadino, pur agendo individualmente, contribuisca al bene comune attraverso l'attuazione degli Obiettivi Strategici di: Resilienza e Adattamento ai Rischi; Sostenibilità dell'Agricoltura e dell'Agro-biodiversità compenetrate nell'Ambiente urbano; Centralità del Ferro e della Mobilità Ciclopedonale; Multifunzionalità nei e tra i Settori di Attività che caratterizzano Ravenna; Rigenerazione urbana ed ecologico ambientale della Città esistente così come dei vari altri centri agricoli e costieri.

Un calibrato meccanismo di regole e prescrizioni inserite negli elaborati della Disciplina e della Guida per la Sostenibilità della Qualità Urbana e Ambientale (nuovi strumenti previsti dalla legge) permettono di controllare il progetto sia alla scala urbana sia a quella di singolo lotto-proprietà. Sia l'investitore di grandi operazioni immobiliari sia il singolo cittadino possono quindi contribuire ad incrementare la qualità della città costruita senza sprecare nuovo suolo agricolo partecipando alla forestazione urbana e alla de-impermeabilizzazione per controllare gli eventi dovuti dalle criticità del cambiamento climatico.

 

 

 

 

 
 Richiedi info             Stampa pagina