L'Asl Napoli 3 Sud ha presentato alla cittadinanza il progetto del Nuovo Ospedale Unico della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana presso Villa Fondi di Piano di Sorrento alla presenza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Hanno partecipato all'evento, oltre al Direttore Generale dell'Asl Napoli 3 Sud Gennaro Sosto, i Sindaci dei sei comuni della costiera sorrentina, l'ingegner Ciro Visone, Responsabile Unico del Procedimento (RUP) e l'architetto Maurizio Pavani, Project Manager di Mate Engineering, mandataria del gruppo di progettazione integrata che ha visto il coinvolgimento di diverse professionalità e specifiche competenze attraverso un approccio di tipo multidisciplinare.
Il Nuovo Ospedale Unico della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana sarà a servizio del Distretto sanitario n. 59 dell'ASL NA 3 Sud, che comprende i Comuni di Massa Lubrense, Sorrento, Sant'Agnello, Piano di Sorrento, Meta, Vico Equense e del Comune di Positano, in Provincia di Salerno.
La delicatezza del contesto e le difficoltà realizzative di un intervento di queste dimensioni in un ambito fortemente urbanizzato in una località turistica di mare, hanno portato alla ricerca di soluzioni tipologiche meno impattanti ed orientate verso il minor utilizzo del suolo, concentrando l'intervento sull'area occupata dall'attuale presidio sanitario.
L'obiettivo generale dell'intervento è la realizzazione di un nuovo Ospedale Unico per il territorio della Penisola Sorrentina, che dovrà avere le caratteristiche di base e specialistiche di un ospedale sede DEA di I livello con una potenzialità di 247 posti letto ed in grado di rispondere in modo efficace ed appropriato alla domanda di diagnosi e cura di un territorio caratterizzato da ampie variazioni stagionali di composizione e densità di popolazione.
Il nuovo ospedale sarà progettato come un contenitore flessibile, attrezzato con tecnologie di avanguardia ed in connessione operativa e integrazione funzionale con le attività socio-sanitarie del territorio. Si baserà inoltre sul modello assistenziale organizzato per aree funzionali, con una forte integrazione tra moduli omogenei che potranno strutturare il loro operato per livelli differenti di intensità di cura.